“Nel ruolo del titolo, Jennifer Rowley è protagonista di una prova di grande valore. Il soprano, raramente presente, almeno nelle ultime stagioni, sui palcoscenici italiani, possiede una vocalità ampia e robusta che riesce anche a prodursi, ove necessario, in suggestivi e delicati pianissimi. La linea, sempre omogenea, si apprezza, inoltre, per la pienezza dei centri e per la facilità di un registro acuto piuttosto sicuro. Rowley domina la parte con buon controllo tecnico che le consente, tra l’altro di conferire all’esecuzione il giusto fine espressivo. Nel corso della recita viene dunque ben sottolineato, attraverso un fraseggio variegato ed espressivo, il passaggio dall’innocente fanciullezza di primo atto, allo straniante rifiuto della realtà dell’atto successivo e sino allo straziante finale, eseguito con autentica e commovente partecipazione emotiva.”
[In the title role, Jennifer Rowley gives a performance of great value. The soprano, rarely present, at least in recent seasons, on Italian stages, possesses a broad and robust vocality which also manages to produce, where necessary, evocative and delicate pianissimi. The line, always homogeneous, is also appreciated for the fullness of the center and for the ease of a rather confident high register. Rowley dominates her part with good technical control which allows her, among other things, to give the performance the right expressive purpose. During the play, the passage from the innocent childhood of the first act, to the alienating rejection of reality of the following act and up to the heartbreaking finale, performed with authentic and moving emotional participation, is therefore well underlined through varied and expressive phrasing.]
Opera Libera
Marco Faberzani & Giorgio Panigati
“Madama Butterfly era il soprano Jennifer Rowley, una voce sicuramente interessante.
È stata straordinaria nel secondo e terzo atto con una capacità empatica e vocale notevole. L’attacco di “Un bel di vedremo” mi ha ricordato la Caballé dei tempi d’oro. Ha dimostrato una padronanza scenica e tecnica notevolissima con mezze voci, filati, acuti ben tenuti che sembravano saette. Una recita da ricordare sottolineata da applausi intensi.”
[Madama Butterfly was the soprano Jennifer Rowley, certainly an interesting voice.
She was extraordinary in the second and third acts with a remarkable empathic and vocal ability. The start of “Un bel di vedremo” reminded me of Caballé in her golden days. She demonstrated remarkable scenic and technical mastery with well-placed pianissimo, strings of high notes that seemed like lightning bolts. A performance to remember underlined by intense applause.]
Opera Teatro, Patrizia Zamboni
“Rowley e’ una cantante attrice formidabile, e, sull’onda dell’orchestra che letteralmente la porta, dal secondo in poi si fa donna e madre ed eroina tragica con intensita’ alla fine incandescente (e con lodevole pronuncia italiana)”
[Rowley is a formidable singer-actress, and the wave of the orchestra literally carries her, from the second act onwards she becomes a woman and mother and tragic heroine with ultimately incandescent intensity. (and with praiseworthy Italian pronunciation)]
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